martedì 1 ottobre 2013

Nuovi Pilot: Agents of S.H.I.E.L.D. e White Queen

Era un po' che non ci sentivamo, vero? Al momento sono fermo con le correzioni di bozze per la Radioarchives, quindi la rubrica pulp latita, e solo da poco ho ripreso con le visioni telefilmiche (con la partenza delle nuove stagioni delle serie già note - avete visto Mycroft Holmes e l'ispettore Lestrade nella prima puntata della seconda serie di Elementary? Se non lo avete fatto, fatelo, perché vale la pena, non anticipo altro). Ecco quindi un breve post con le prime impressioni su di una serie nuova di pacca - la marveliana (?) Agents of S.H.I.E.L.D., per adesso un tentativo sub iudice di portare sul piccolo schermo un lato meno appariscente (e soprattutto meno costoso a livello di produzione) dell'universo di Stan Lee e compagni, e la prima puntata di una serie in "costume" (ma non da super-eroe) The White Queen, che ci trasporta nel periodo della "vera" Guerra delle Due Rose (non quella magicamente farlocca del Trono di Spade), con un discreto cast quasi  tutto "all-british" (la serie è una co-produzione fra la BBC e il network statunitense Starz - ed è qui la fregatura, che ne ha inficiato il successo dall'una e dall'altra parte dello Stagno - e le fastidiose Colonie, come direbbe Mycroft...), ma uno sviluppo complessivo inferiore alle attese (ne ho visto una sola puntata), certamente non paragonabile alla straordinaria resa "fantastica" del conflitto operata con il Trono di Spade. Ho guardato il pilot proprio per questo motivo - sapendo che si tratta della riduzione televisiva dell'omonimo romanzo di Philippa Gregory, autrice di romance storici, specializzata nel riproporre eventi più o meno noti del Medioevo e Primo Rinascimento (termine improprio, ma capirsi) britannico, visti dal punto di vista femminile - e francamente ne sono rimasto un po' deluso. Non ne consiglio la visione se non agli appassionati del genere, consapevoli che non vedranno neppure le battaglie del conflitto  (forse chissà nelle puntate successive, ma non credo - il budget impera anche oltre Manica) fra le casate Bianco Rosse (che non sono Gigli, ma Rose, e non c'entrano nulla con Firenze - ben più avanti dei bifolchi di Albione, all'epoca).
Tornando invece allo Scudo - che ritengo più interessante per i miei lettori - devo dire che la prima impressione è piuttosto deludente: quasi nulla di super-eroistico (il poco che si vede è molto inferiore ad Alphas - a proposito, chi ha visto lo spettacolare episodio di Big Bang Theory dove Sheldon Cooper si lamenta della prematura dipartita della serie, su uno dei più clamorosi cliffhanger della storia della televisione? Mitico!) e un tentativo di richiamare atmosfere da Agente Speciale (mi riferisco a The Avengers, il celeberrimo telefilm inglese anni Sessanta, con Steed e Peel, la conturbante Diana Rigg - poi rivista come nonna di casa Tyrell nel Trono di Spade... sono o non sono bravo a chiudere il cerchio?!?), che francamente mi ha stuccato dopo pochi minuti. Gli concederò una seconda occasione (ho insistito anche con Arrow, che dopo un po' mi aveva stancato, e in fondo mi sono ricreduto - almeno in parte - sul giudizio finale), ma con sospetto.
Aspettatevi parecchie novità sul blog nei prossimi giorni, perché è giunto il momento dell'auto-promozione smaccata, visto che in questi giorni escono due miei wargames e il primo libro di una collana di narrativa pulp di cui sono co-curatore e traduttore dei testi, la cui prima presentazione dovrebbe avvenire proprio a Stratagemma fra un paio di settimane (chi non viene a sentirla e a salutarmi, peste lo colga!)

2 commenti:

  1. Sii più preciso con giorni e orari che la peste la vorrei evitare!;)
    Quando ci sei a Strata per la presentazione?

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  2. Guarda il post di oggi :) Ti aspetto!!

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