mercoledì 4 dicembre 2013

Ci mancava solo la tombola... Augustus!

Torno con piacere a occuparmi di giochi, visto che ieri sono riuscito a provare il premio della critica di Essen 2013 e candidato al gioco dell'anno, Augustus.
Attirato dall'ambientazione, dal costo contenuto (intorno ai 30 euro) e dal suo autore (Paolo Mori, autore dell'ottimo Libertalia), mi sono buttato nell'acquisto a occhi chiusi, senza premurarmi di leggere le meccaniche del gioco su boardgamegeek o simili.
D'altra parte, un gioco fino a 6 giocatori e dalla durata molto breve (circa mezz'ora) non sarebbe poi stato male come filler riempi-serata, no? Bah, forse no.
Le semplicissime regole fanno capire subito dopo poche righe che il buon Mori ci invita a giocare a tombola, solo che invece dei numeri da 1 a 90 e dai fagioli per le cartelle, si è inventato una serie cospicua (poco meno di 100) di "cartelle" raffiguranti senatori (dai nomi fantasiosi e spesso tongue in cheek) e province imperiali, e una serie di gettoni raffiguranti daghe, pugnali, scudi legionari, bighe, etc., da estrarre al posto dei numeri.
Sostanzialmente, ogni giocatore sceglie tre "cartelle" da un pool iniziale di 6, ognuna delle quali possiede dei requisiti minimi per essere completata (che so, due daghe e due carri, oppure, uno scudo, 2 catapulte e un vessillo legionario), un certo numero di punti vittoria (fisso o variabile) e potenzialmente anche un'abilità particolare che si attua non appena la "cartella" viene completata (tipo, sposta dove ti pare due fagioli... ehm, legioni... a disposizione, oppure, pesca una "cartella" in più, oppure per te "daga" e "scudo" sono uguali - ovvero, se peschi uno, puoi usare anche l'altro simbolo). Ultimata la cartella e applicate le sue funzioni (che possono anche riguardare gli avversari - tipo, scarta tutti i "fagioli" da una cartella, scarta una cartella completata, etc.), il giocatore reintegra la mano di cartelle a disposizione da un pool di altre cinque disponibili per tutti (e via via a sua volta integrato).
Questo in pratica il gioco, estremamente veloce, ma quasi totalmente affidato alla fortuna, perché, nonostante la scelta delle cartelle possa consentire una qualche strategia, la rapidità della partita (non appena un giocatore completa 7 cartelle la partita finisce) in realtà ne consente ben poche e tutte estremamente legate alla fortuna (le uniche scelte vere e proprie che il giocatore può effettuare è quando prendere il bonus per il numero di province, che usa un sistema simile a Thurn und Taxis, ovvero chi primo arriva meglio alloggia, ma preso un bonus di un tipo, non ne puoi avere altri, se poi la tua situazione migliora)
IL pregio principale sta nella rapidità, nel basso costo e nell'ottima componentistica del prodotto (che però ormai è abbastanza standard in molte produzioni odierne), mentre dal punto di vista prettamente ludico il gioco mi pare piuttosto deludente - non ingiocabile, si badi bene, perché in fondo anche la tombola può essere divertente, e questo ha sicuramente molti fronzoli che lo possono rendere più gradevole - e come riempi serata si può trovare di meglio (numerosi giochi di carte, per esempio, altrettanto rapidi da preparare e da portare a conclusione).

Nessun commento:

Posta un commento