venerdì 14 giugno 2013

Un pulp al giorno: Time for Murder

Iniziamo con oggi l'analisi di un nuovo pulp: Dime Detective del gennaio 1934. La prima storia reca la firma di uno dei grandi del "mystery" del periodo, poi celeberrimo per Perry Mason: Erle Stanley Gardner.
Il racconto in questione, pur pieno di difetti dal punto di vista di sviluppo di trama e improbabilità degli eventi, è delizioso e mostra tutta l'abilità affabulatoria di Gardner, capace di tenere incollato il lettore alle pagine, pur mostrando i suddetti difetti: è l'improbabile storia di un giovane riccone, annoiato dalla vita, che sfrutta il tentato furto nella sua villa per convincere il ladro a prenderlo con lui come assistente, per dare una scossa alla noia della sua esistenza di giovin signore viziato. I due si trovano così coinvolti nel delitto di una giovane di ricca famiglia, assassinata seminuda sul letto, alla presenza di una simpatica scimmietta. Nascostisi in una albergo dove si annidano i criminali in fuga dalla legge, i due si trovano parte di uno strano complotto, che vedrà sviluppi inattesi (fino al consueto lieto fine).
Ben scritto e caratterizzato, il racconto soffre di una trama un po' improbabile e raffazzonata, ma porta in sé il gusto della narrativa di genere di quegli anni, senza alcun eccesso di violenza o sadismo abbastanza tipico di parte dei pulp del periodo. Da non perdere

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