venerdì 22 febbraio 2013

Un pulp al giorno: Brink of infinity

Oggi parliamo di uno dei miei racconti preferiti di Stanley G.Weinbaum: Brink of Infinity, apparso sul numero di dicembre del 1936 di Thrilling Wonder Stories, poco tempo dopo la sua scomparsa. Il racconto non era stato pensato per la pubblicazione, perché si trattava in realtà di una riscrittura di un racconto ideato da George Allan England e pubblicato nel 1915 su All Story Weekly con il titolo The Tenth Question.
La trama è a un tempo semplice e geniale (o almeno, così mi appare, per quelli che sono i miei gusti): un professore di matematica viene rapito da un folle scienziato - un chimico rimasto sfigurato per un errore di calcolo - che gli consente un massimo di dieci domande per indovinare la quantità matematica o l'espressione numerica che sta pensando; se non ci riuscirà, ne pagherà le conseguenze, a nome di quella classe di studiosi che lo ha ridotto nelle condizioni in cui vive. Attraverso un crescendo di tensione e di artifici logici, il prigioniero riuscirà a trovare la risposta esatta (che ovviamente non riporto - anche se ci si può arrivare dal titolo).
Non ho avuto modo di leggere il racconto originale di England, ma senza dubbio concordo con la scelta della sorella Helen Weinbaum di pubblicare questo piccolo gioiellino del fratello, una storia ben scritta, molto affascinante e piena di tensione e di colpi di scena, che ti rende partecipe dei giochi logico matematici delle due menti in competizione, e offre una soluzione coerente con l'ipotesi di partenza.
Riparleremo di Weinbaum e dei suoi racconti inediti (questo lo sarà ancora per pochi mesi  visto che rientra nel progetto Mellonta Tauta, del quale mi pregio di essere parte integrante) in altre puntate della nostra rubrica quotidiana sui pulp.
Stay tuned for more!

Nessun commento:

Posta un commento