mercoledì 20 febbraio 2013

Un pulp al giorno: Honeymoon Coffin

Ancora una volta dalle pagine di Terror Tales, precisamente dal numero di gennaio del 1935, viene questo Honeymoon Coffin, un classico finto horror (ovvero un mystery dove l'elemento fantastico viene meno con la spiegazione finale), scritto da Ben Judson, autore poco noto e non troppo prolifico attivo fra la metà degli anni Trenta e i primi anni Quaranta, con campi di azioni variegati (ha pubblicato anche su riviste western e avventurose).
La vicenda, narrata in prima persona dal protagonista, riguarda - e come altrimenti! - una ricca eredità e una giovane coppia di sposi, che si reca nella magione del padre defunto del marito, che si trova coinvolto in una sorta di pazzia alluccinatoria, dove crede di rivedere lo spettro del padre che lo spinge a uccidere la moglie. Si scoprirà alla fine, che si tratta solo di un astuto complotto operato dal medico di famiglia per impadronirsi del castello, inizialmente orchestrato in combutta con la zia della sposa (quasi una goccia d'acqua, solo una decina d'anni più anziana), poi caduta a sua volta vittima delle brame del dottore, invaghitosi pazzamente della sosia più giovane.
Atmosfere tipiche di Poe, con tanto di sepolto vivo, e lessico e artifizi di trama assolutamente consoni alla ghost story vittoriana, ma una notevole sensazione di già visto, già letto, già saputo, che scontenta il lettore odierno (e credo anche quello dell'epoca). Niente di straordinario, anzi, un po' sotto la media.

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